di Lucilla Pieralli
(pubblicato estate 2011)
L’Hypericum perforatum è una delle erbe più interessanti che si possono trovare in estate. Lungo le strade come nei campi si riconosce il suo bel capo di fiori giallo rossi che spicca su piante a gruppi isolati. Fiorisce da maggio fino ad agosto ed è considerata una vera panacea. La sua caratteristica è data dalla presenza di vescicole ripiene di un olio rosso dalle virtù terapeutiche oggi convalidate dalla scienza. L’uso dell’olio è da tempi remoti indirizzato a tutte le malattie della pelle, molte delle quali oggi non esistono quasi più, ma pensate ai tempi nei quali non esistevano gli antibiotici quante piaghe, ascessi e ferite infette ci potevano essere. Oggi grazie al cielo, l’uso prevalente riguarda gli eritemi solari e le piccole ustioni che
possono capitare in cucina.
Comunque l’iperico contiene tanti e tali principi attivi che la scienza ha scoperto un uso non tradizionale ma innovativo della pianta: è un ottimo antidepressivo. Quindi un uso interno altrettanto importante di quello esterno. Ma nella storia dell’uomo l’iperico ha ben altre funzioni: è l’erba caccia diavoli, l’erba contro le streghe, l’erba della magia, del malocchio e delle divinazione. In tutte le civiltà europee la presenza dell’erba di San Giovanni è accompagnata da leggende e tradizioni alle quali è legato di fatto il solstizio d’estate, momento nel quale il mondo rurale viveva la magia del destino dei raccolti, delle gravidanze delle bestie e delle donne, del futuro benessere. Per questo aveva bisogno di simboli evidenti e l’olio rosso fuoco che si ricava per semplice infusione a freddo delle piante in un olio solvente rappresenta ancora oggi una mistica sorpresa.
Provate a mettere 200 grammi di erba fresca in 500 grammi di olio di semi di girasole e lasciate in infusione per 20 giorni al buio. Usate dopo aver preso il sole e vedrete….