La Via degli Dei è il primo cammino al mondo a diventare una destinazione sostenibile ed è anche quello che ha l’età media più bassa in Italia
di Francesca Biagi | Appenninoslow
La Via degli Dei in un solo anno ha raggiunto due importanti traguardi: è il primo cammino al mondo a diventare ufficialmente una destinazione sostenibile ed è l’itinerario in Italia più frequentato dalle nuove generazioni. Che queste due caratteristiche siano correlate?
Il primo risultato era ormai nell’aria, frutto di un lavoro iniziato nel 2023, dopo oltre un anno di verifiche da parte degli auditor di Vireo, società italiana incaricata dal Global Sustainable Tourism Council, che hanno messo sotto esame l’organizzazione del cammino, analizzandone la gestione, la sostenibilità sociale, ambientale ed economica secondo i criteri internazionali declinati dai 17 Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite (la famosa Agenda 2030).
Il forte sistema di governance, il lavoro in rete per unire 130 chilometri, 12 comuni e 150 operatori, l’accoglienza come tratto distintivo e la voglia di non fermarsi mai sono stati gli elementi che hanno convinto GSTC a indicare la Via degli Dei come cammino sostenibile, scelta avvallata anche dai dati che hanno visto per il 2024 circa 23.000 camminatori e un indotto di circa 12 milioni di euro sul territorio dell’Appennino.
La seconda indicazione invece arriva dal questionario della credenziale ufficiale, che è lo strumento principale per un’analisi dei dati, dei target e dei mercati da parte di Appennino Slow, gestore della Via degli Dei e che è stato compilato da un campione di circa 5300 persone.
Si conferma una leggera maggioranza di camminatori maschili, la preferenza a partire con amici, l’aumento della suddivisione delle tappe dai 5 ai 6 giorni ma spicca senza dubbio una tendenza che era già stata sottolineata anche in passato: la Via degli Dei è un cammino social, di “moda”, scelto dai millennials ma anche dalla generazione Z per mettersi alla prova e affrontare un percorso che diventa una sfida, fisica e mentale.
Gli anni di media rilevati dalla credenziale sono 38,7 ma scendono a 33 e 36, rispettivamente nei mesi di agosto e luglio, il periodo più frequentato dell’itinerario. Questi dati sono confermati anche dagli uffici turistici, in particolare da infoSASSO, infopoint di riferimento per la Via del comune di Sasso Marconi, che quotidianamente riceve richieste di informazioni per la partenza, per la suddivisione delle tappe, l’acquisto di gadget o della cartografia. In aumento anche i download della app ufficiale, tendenzialmente utilizzata dagli under 50: nel 2024 sono state 12.262 le persone che hanno effettivamente scaricato la traccia sul cammino percorrendolo, una indicazione importante per la crescita di questi strumenti digitali.
Infine l’ultimo indizio: la Via degli Dei si è confermata l’itinerario più ricercato sul portale camminiditalia.org, la più grande community italiana sul trekking nata nel 2017 con un sito da un milione e mezzo di visite l’anno.
Ogni anno, infatti, Cammini d’Italia analizza le tendenze e il comportamento dei loro utenti per individuare le mete più amate dei camminatori di tutta Italia. Per l’itinerario che collega Bologna a Firenze sono state 80.000 le visite sulla pagina del sito, con un campione che vede il 41% sotto i 34 anni e il 63% sotto i 44 e un distacco dal secondo (il cammino dei Borghi Silenti) di oltre 30.000 click.
Che l’attenzione alle tematiche relative alla sostenibilità e la scelta di questo cammino da parte dei più giovani siano correlate? In parte è molto probabile.
Secondo gli ultimi trend turistici, in particolare secondo le indicazioni di Sojern, azienda americana specializzata in digital marketing del settore turistico, Millennials e GenZ sono più della metà della popolazione mondiale e quindi le loro abitudini di acquisto e spesa hanno un impatto significativo sull’economia globale e il settore viaggi. In media, i millennial trascorrono 35 giorni di ferie all’anno, seguiti da vicino dalla Gen Z con 29 viaggi all’anno. Tuttavia, queste generazioni non si limitano a viaggiare: danno una maggiore importanza alla sostenibilità e tengono conto dell’impronta ambientale nelle loro scelte di viaggio.
Sempre secondo Sojern, la richiesta di viaggi sostenibili è in continua crescita e il 77% delle persone di età compresa tra 18 e 29 anni riferiscono che la sostenibilità influisce sulle loro decisioni di viaggio. Cercano destinazioni che mettano il pianeta al primo posto e offrano esperienze ecologiche uniche e autentiche.
La certificazione come primo cammino al mondo quale destinazione sostenibile va incontro dunque a questo trend. Un grande merito quindi alla Via degli Dei che, anche questa volta, ha saputo “cogliere” un’opportunità e organizzarsi con impegno e dedizione alla causa della certificazione per attestare, con professionalità e lungimiranza, il suo impegno verso l’ambiente (cavalcando anche le tendenze di viaggio globali!).
- L’età media dei camminatori
- (campione di 5.300 persone)
Gennaio: 35,5 anni
Febbraio: 43,7 anni
Marzo: 39,4 anni
Aprile: 38,8 anni
Maggio: 43,5 anni
Giugno: 41,2 anni
Luglio: 36,9 anni
Agosto: 33,7 anni
Settembre: 35,9 anni
Ottobre: 43 anni
Novembre: 39,6 anni
Dicembre: 40 anni
Media complessiva: 38,7
- Gli impegni per il futuro
- Una rete operativa – Lavorare in rete, con un sistema di governance chiaro e definito e una stretta collaborazione tra Comuni, operatori economici, associazioni e Cai.
Insieme pubblico e privato – Ascoltare e coinvolgere strategicamente per un piano di azioni di sviluppo per scrivere insieme un progetto di co-marketing tra enti pubblici e operatori privati
La “restanza” in Appennino – Continuare a sviluppare progetti per offrire a giovani e residenti la possibilità di non trasferirsi, limitando il frequente fenomeno dello spopolamento delle aree montane.
La mobilità alternativa – Non basta camminare lungo la Via degli Dei, si può arrivare al punto di partenza e tornare dal punto di arrivo nel modo meno impattante possibile, in treno.
Feste green lungo il cammino – Gli eventi sono la linfa del nostro Appennino, raccontano le tradizioni, i sapori, la nostra identità. Tutti insieme possiamo fare attenzione affinchè diventino manifestazione a bassa impatto ambientale.
La Via degli Dei inclusiva – Dal progetto “In Montagna sono tutti uguali” alla sensibilizzazione dell’inclusione in cammino: la natura offre opportunità per tutti e fa sì che le mancanze diventino opportunità.
I prodotti tipici locali – Dalla sua creazione la Via degli Dei nasce con uno scopo turistico e goliardico: conoscere i prodotti a chilometro zero. Tra osterie, agriturismi e degustazioni scopriremo un cammino di valorizzazione enogastronomica.
Un sentiero da “coltivare” – Alluvioni, piogge, fango, siccità: la fragilità della Via degli Dei deve essere preservata da tutti con piccole azioni da mettere in atto quotidianamente ma anche partecipazione nei momenti di necessità.
Educare per crescere – Mai partire impreparati per un cammino: la natura va rispettata e quindi conosciuta. Leggere, studiare, prepararsi significa godere a pieno dei territori che attraverseremo.
La Via degli Dei, tutto l’anno – Non solo ponti e agosto: il cammino in Appennino può essere percorso 365 giorni, in ogni stagione con le sue peculiarità. Servono solo giuste accortezze e una buona attrezzatura!