Lungo i fiumi da Castello d’Argile a Pieve di Cento e ritorno passando accanto ad antichi palazzi e ville senatoriali.
di Valerio Severini – I pedalalenta – www.pedalalenta.it
(articolo pubblicato nel numero uscito nella primavera 2016)
Con l’arrivo della bella stagione la terra battuta (e non più bagnata) degli argini e delle strade di campagna diventa una corsia preferenziale per gli amanti della bicicletta, ecco allora che possiamo inoltrarci nella natura della pianura e, in questo caso, percorrere un ‘anello’ quasi interamente su sterrato utilizzando gli argini del Samoggia e del Reno, lontano dalle auto che ogni tanto anche su strade secondarie inevitabilmente incontriamo; l’unica accortezza che non dobbiamo tralasciare è quella di utilizzare bici con copertoni non “da corsa”.
Lo start è a Castello d’Argile e si raggiunge la rotonda che separa via provinciale sud da via centese; procediamo su quest’ultima utilizzando la pista ciclabile che fiancheggia la strada fino a Volta Reno. Qui attraversiamo la strada con cautela e ci immettiamo in via Lame tra due bellissimi filari di querce dove dopo solo un chilometro possiamo ammirare la bella Villa Talon antica residenza senatoriale bolognese; arrivati alla deviazione a destra per via Ponte Reno ci immettiamo in quello che è il primo tratto sterrato, e da qui pedaliamo fino al nuovo ponte di Bagno di Piano, lo attraversiamo per poi girare a destra su via Carline. Alla deviazione per via Conte, è possibile visitare (solo dall’esterno) Palazzo Zambeccari edificio del XVI secolo con le caratteristiche quattro torri angolari; nelle immediate vicinanze si trova anche l’oratorio dedicato a sant’Antonio; per gli amanti dell’arte segnalo a poca distanza il laboratorio del Maestro Zamboni Nicola, scultore contemporaneo che ha dato forma a numerose opere che abbelliscono i centri urbani dei nostri paesi. Tornando su via Carline raggiungiamo il ponte sul torrente Samoggia, lo superiamo e poi a destra per via Samoggia Loreto: da qui inizia il percorso tutto sterrato che costeggia il fiume fino a raggiungere la sua confluenza con il Reno.
Anche qui segnalo una possibile deviazione per ammirare (sempre dall’esterno) Palazzo Fontana in territorio di San Matteo della Decima che è uno dei complessi rustico-residenziali più interessanti della nostra zona, praticamente sconosciuto e purtroppo in avanzato stato di degrado; il suo nome non deriva da una famiglia nobiliare, bensì da una fonte d’acqua che sgorgava nei pressi. Tornando sull’argine del fiume Reno raggiungiamo Cento ed attraversiamo il fiume tramite la ciclabile situata sul ponte vecchio per arrivare all’inizio della discesa che porta a Pieve di Cento: non mi dilungo sulla numerose eccellenze storico artistiche di questo borgo di pianura chiamato anche la piccola Bologna; suggerisco semplicemente per chi non lo conoscesse una bella visita, magari la quarta domenica del mese in occasione del Mercatino dell’Antiquariato con i musei e la scuola di liuteria aperti al pubblico.
Attraversiamo la strada e riprendiamo lo sterrato lungo il fiume Reno in direzione Castello d’Argile fino al raggiungimento dell’agriturismo La Bisana; abbandoniamo a quest’altezza lo sterrato per prendere via Bisana Inferiore, via Mignati e da ultimo via Zambeccari per tornare infine al punto di partenza.