In bici sulla VIA DEL RENO

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SPECIALE DUE RUOTE – Un itinerario ciclabile permanente che segue il corso del fiume Reno, dalla foce, sul mare Adriatico, alla sorgente, nell’Appennino Pistoiese.

Testo e foto: Marcello Corazza
Illustrazioni: Monica Gori

La Via del Reno è un ciclo-viaggio da compiere in più giorni, in mountain bike o gravel bike, alla scoperta di una sorprendente varietà di ambienti naturali, paesaggi, paesi e città, la cui storia è indissolubilmente legata alla presenza del secondo corso d’acqua più importante dell’Emilia-Romagna.

Da un’idea di Paolo Malini, dello storico negozio Bici Malini di Casalecchio di Reno, Marco Venezia e Marcello Corazza hanno tracciato un itinerario che consente di costeggiare quasi integralmente il corso del fiume Reno, pedalando su strade sterrate, sentieri, ciclabili e viabilità secondaria. Tra il 2018 e il 2019 sono stati organizzati due eventi ciclistici non competitivi assieme alla ASD Ravonese di Bologna, che hanno portato molte persone a pedalare su La Via del Reno. A seguito delle restrizioni per la pandemia le manifestazioni sono state sospese, tuttavia è stato tracciato un percorso permanente, fruibile a chiunque, durante tutto l’anno.

IL PERCORSO

Per comodità logistica l’itinerario inizia dalla stazione dei treni di Ravenna. Dopo un breve tour del centro storico, famoso per i colorati mosaici che adornano gli edifici religiosi e la tomba di Dante, si lascia la città attraversando le secolari pinete costiere, il cui impianto risale all’epoca imperiale romana e dove non è raro imbattersi in cavalli allo stato brado. Lungo un tratto particolarmente selvaggio di costa adriatica, si giunge alla foce del fiume Reno. Da qui inizia l’epico viaggio “controcorrente”!

Una scenografica lingua di terra tra il Reno e le Valli di Comacchio ci introduce nel Parco Regionale del Delta del Po, noto agli appassionati di birdwatching per la grande varietà di uccelli che ospita, assieme alle vicine valli di Argenta e Campotto che costeggiamo in sella alle nostre bici. Bellissimi sentieri sugli argini e strade sterrate ci conducono in un luogo davvero inatteso e spettacolare nella grande pianura: il Bosco di Sant’Agostino, detto Panfilia, una preziosa e rara testimonianza delle antiche foreste planiziali che ricoprivano l’intera pianura padana. Si raggiungono quindi gli splendidi borghi medievali di Cento e Pieve di Cento, gioielli del patrimonio storico regionale. Dopo Castel Maggiore ci allontaniamo temporaneamente dal Reno, per pedalare lungo il canale Navile, ammirando i suoi importanti manufatti idraulici: per secoli i canali alimentati dal Reno hanno costituito una rete fluviale evoluta che collegava il mare con Bologna, per gli scambi commerciali. Su questo percorso l’ingresso in città è alquanto insolito, così come l’itinerario di visita ai suoi canali nascosti nel centro storico. Giunti a Casalecchio si attraversa il bel Parco Talon dove si ammira l’imponente chiusa che ancora porta le acque del Reno in città. Siamo su un tratto della famosa Via degli Dei di cui riconosciamo luoghi caratteristici come il borgo di Palazzo de’ Rossi e il ponte sospeso di Vizzano. Piacevoli sterrate lungo il fiume ci portano a Riola di Vergato, con le sue architetture uniche e stravaganti, la chiesa di Alvar Aalto e la Rocchetta Mattei. Porretta è un’altra occasione per una pausa rigenerante, grazie anche alle sue terme storiche, frequentate già in epoca romana. L’itinerario guadagna quota nella lussureggiante e selvaggia alta valle del Reno ed entra in Toscana, con suggestivi scorci sulla storica ferrovia transappenninica. Tra castagneti e faggete secolari giungiamo infine alla monumentale sorgente del fiume Reno! 

Ogni fatica sarà ripagata dalla soddisfazione di potersi dissetare con le fresche e limpide acque del fiume che avete visto sfociare in mare e accompagnato, ansa dopo ansa, dalla pianura alla montagna.

  • – La Via del Reno è un percorso di circa 300 km e 2500 m di dislivello. La logistica è agevolata dalla presenza di numerose stazioni ferroviarie per tornare a Bologna o Ravenna.
  • – L’itinerario non è segnalato, ma grazie a una partnership con Komoot (applicazione per smartphone), si può richiedere un coupon gratuito per seguire la traccia direttamente dal telefono e usare utili funzioni per pianificare il viaggio.
  • – La suddivisione in tappe è da valutare in funzione del tempo disponibile e del livello di allenamento, comunque sono disponibili numerose strutture ricettive e di ristorazione lungo il percorso.
  • – I periodi migliori per compiere il viaggio solitamente vanno da aprile a giugno e da settembre a novembre. Si sconsiglia di affrontare il percorso in periodi molto caldi e dopo intense piogge per la possibile presenza di tratti fangosi.

Per altre informazioni si invita a visitare il sito: www.laviadelreno.com

La traccia gps de La Via del Reno viene inviata a seguito di una donazione libera a Dynamo Camp, una Onlus che organizza gratuitamente programmi di Terapia Ricreativa a bambini e ragazzi affetti da patologie gravi e croniche.

Per altre informazioni si invita a visitare il sito: www.laviadelreno.com

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