Quelle Oasi fuori Porta

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Sono 23 aree naturali che costituiscono vero e proprio parco diffuso della pianura bolognese. Ecco come e quando visitarle assieme a guide esperte durante gli eventi di Natura di Pianura

di Andrea Morisi (Sustenia srl)

(articolo pubblicato nel numero uscito nella primavera 2018)

Il termine Oasi Naturali non è quello più corretto, ma ormai le conosciamo tutti con questo nome. Spesso si pensa che queste aree siano lontane da dove viviamo (ci sarebbe da riflettere su questa cosa…) invece ne esistono anche di molto vicine, come quelle di cui qui vi parliamo. Le nostre Oasi naturali “fuori Porta” sono quel meraviglioso complesso di zone verdi costituito dalle aree protette e di pregio naturalistico di 21 Comuni (Convenzione per la Gestione Integrata delle Aree Protette della Pianura, GIAPP), che si sta dimostrando ogni anno più interessante e più frequentato. Le Oasi Naturali della Convenzione GIAPP sono oggi liberamente fruibili, rispettando i Regolamenti di visita e rimanendo sui percorsi attrezzati. Per gruppi numerosi (a seconda dei casi si intendono come “numerosi” quei gruppi composti da più di 5 oppure 10 persone), ovvero per usufruire di un accompagnamento qualificato, è obbligatorio essere accompagnati da una guida autorizzata e competente, che viene messa a disposizione con  le attività che sono raccontate in un catalogo che si può scaricare dal sito www.naturadipianura.it. Con la visita guidata vengono messi a disposizione binocoli e cannocchiali, si può accedere nei Centri Visita, nei laboratori, nelle aree didattiche e di conservazione di animali e piante rari e si può quindi cogliere al meglio gli aspetti caratteristici delle diverse aree. Si entra in contatto diretto con la conservazione attiva della natura, si viene accompagnati da operatori che si occupano anche di progetti concreti di tutela di habitat, di animali e di piante, con una esperienza pluriennale nel settore. Vengono trattati temi attuali, calati nella realtà dei nostri tempi. Si produce “cultura della sostenibilità”!

Cassa Samoggia visita guidata

Si tratta di proposte pensate per dare riscontri sul campo ai temi dei programmi scolastici, ma anche per consentire a bambini e adulti di maturare una esperienza diretta di percezione del mondo naturale, delle sue leggi, così come delle sue meraviglie, e cogliere l’importanza della tutela degli ecosistemi, della biodiversità, del paesaggio e della cultura del nostro territorio. Le proposte di cui vi parliamo rientrano nelle attività del Centro intercomunale di Educazione alla Sostenibilità (CEAS GIAPP) accreditato dalla Regione Emilia-Romagna e rientrante nella Rete regionale di Educazione alla Sostenibilità (RES).

Le Oasi che costituiscono quello che amiamo chiamare il “parco” diffuso della pianura sono 23, tra cui l’”Ex-Risaia” di Bentivoglio, il “Casone del Partigiano” di San Pietro in Casale, la “Bora” di San Giovanni in Persiceto, l’Area di Riequilibrio Ambientale di Baricella, la “Golena San Vitale” di Calderara di Reno, la “Cassa del Dosolo – Ecomuseo dell’Acqua” di Sala Bolognese, il “Parco Lamborghini” di Sant’Agata Bolognese, il “Nodo della Rete Ecologica” di Anzola Emilia, l’Area di Riequilibrio Ecologico “Idice” di San Lazzaro e altre ancora. Per facilitare la conoscenza di tutte queste Oasi naturali vengono proposti tutti gli anni due calendari (uno primaverile ed uno autunnale) con iniziative tematiche condotte a rotazione nelle varie aree. In queste occasioni si può avere una idea dell’inaspettata offerta che questi luoghi possono offrire grazie ad eventi e visite gratuite (salvo diversamente specificato), per poi, magari, ritornare con più calma e tranquillità per un approccio personalizzato. Sono garantite osservazioni e sensazioni degne di nota!

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