Nell’alta valle del Savena in cerca di mulini

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Questo itinerario (pubblicato nel numero uscito nell’estate 2011), ricco di bellezze naturali, vi porterà a scoprire alcuni antichi mulini e tante sorgenti dell’alta valle di Savena. L’itinerario parte da Piamaggio, nei pressi di Monghidoro. Questo anello è circa 7 km e per completarlo occorrono circa 4 ore. Dal centro del borgo di imbocca il sentiero CAI 909 in direzione di Ca’ di Briscandoli. Da li si sale costeggiando il rio fino a Ca’ di Guglielmo. Qui troviamo quello che resta di tre piccoli mulini ad acqua (uno è stato recentemente restaurato). Arrivati al borgo, il percorso girà a destra mentre di fronte a voi trovate il Mulino principale di Ca’ di Guglielmo (se ci sono i proprietari potete chiedere di visitarlo, sono sempre molto disponibili), uno dei mulini più “alti” della valle, che per macinare utilizza l’acqua direttamente dalla sorgente. Più avanti si raggiunge Pian dell’Ardole e più avanti Ca’ di Rossetti. Da qui si deve imboccare il sentiero CAI 905. Arrivati sulla provinciale bisogna svoltare a sinistra e dopo 50 metri il sentiero scende sulla destra. In questo tratto la vegetazione lo rende poco evidente, ma in beve si arriva a Ca’ del Gappa. Si scende ancora, in un altro sentiero poco evidente, e si arriva a Mulino Mazzone. Questo opificio è stato ristrutturato ed è l’unico mulino a

L’altimetria

ncora funzionante. Il sabato e la domenica, accordandosi con la famiglia Sazzini, è possibili visitarlo (si può chiedere telefonando al Forno di Piamaggio allo 051.6553174). La visita vi rifarà ritornare indietro di 100 anni e vi permetterà di scoprire alcuni aspetti della vita contadina di un tempo. Da qui il percorso risale lungo la strada asfaltata fino a giungere a Villa di Mezzo, per poi riprendere la vecchia mulattiera che saliva a Piamaggio.

 

Qui merita una visita il piccolo Museo della Civiltà Contadina dell’Appennino.

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