L’orologio del soldato Watson

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A settant’anni dalla guerra il nipote di un soldato americano è venuto in Appennino a riprendere l’oggetto appartenuto al nonno deceduto a Monterumici pochi giorni prima dalla Liberazione

di Stefano Lorenzi

(articolo pubblicato nel numero uscito nell’inverno 2014)

Truppe alleate conquistano un casolare nei pressi di Monterumici trasformato in fortilizio dalle truppe tedesche

Alcuni anni fa, una donna di età avanzata e abitante nella valle del Savena in comune di Monghidoro prima di morire, consegnò alla signora Franca Brizzi un orologio sul cui fondo erano incisi un numero di matricola ed un nome e cognome del soldato americano, Donald S. Watson.  La signora Brizzi contattò Alessandro Ferretti, sindaco di Monghidoro, raccontandogli la storia, dicendo che sarebbe stata molto felice di poter restituire l’orologio al proprietario o agli eredi.  Dopo molte ricerche, si scoprì che il soldato in questione apparteneva al 350° reggimento della 88a divisione US ed era deceduto il 16 aprile 1945, pare nei pressi di Monzuno, a pochi giorni dalla fine della Guerra. Il suo reparto era infatti impegnato in furiosi combattimenti proprio tra Brento e Monterumici.

Grazie all’impegno di Giancarlo Rivelli, appassionato di storia locale, ed ai suoi contatti negli Stati Uniti, non gli fu difficile individuare e contattare il nipote del soldato, Donald Shearer, (con lo stesso nome del nonno) che conservava diverse memorie del nonno defunto tra le quali la bandiera americana dove era avvolto la bara al suo ritorno degli USA.

Il nipote del soldato americano è stato invitato in Italia per alcuni giorni dai sindaci di Monghidoro e Monzuno, Marco Mastacchi per fargli visitare il luogo dove il nonno aveva combattuto, ma soprattutto per consegnargli l’orologio appartenuto al nonno. Come la donna conoscente della signora Brizzi fosse venuto in possesso dell’orologio rimane ancora oggi un mistero.

la consegna dell’orologio: Donald Shearer e signora accolti a Monghidoro, tra gli altri, dal sindaco Alessandro Ferretti e da Giancarlo Rivelli

In due momenti, uno a Monghidoro e l’altro a Monzuno, Donald Shearer e signora sono stati accolti con calore. Oltre a riconsegnare l’orologio, i sindaci hanno ringraziato Donald a nome nelle rispettive cittadinanze per l’eroico impegno ed il sacrificio di tanti soldati americani impegnati per la liberazione dall’oppressione nazi-fascista. Donald, dopo aver ringraziato per questa consegna, visibilmente commosso ha commentato: “Per gente come voi il sacrificio di mio nonno non è stato vano, ora che anch’io vi ho conosciuto, lo apprezzo di più”.

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