ARCHIGINNASIO: memoria e futuro tra cinquecentine e manoscritti rari

0

Nata ad inizio Ottocento come biblioteca pubblica per riunire parte del patrimonio librario proveniente dalle congregazioni religiose soppresse oggi possiede circa 850.000 tra volumi e opuscoli. Fra le monografie sono presenti 2.500 edizioni del XV secolo, quasi 15.000 edizioni del XVI secolo e circa 120.000 libri antichi (stampati fino al 1830). La sezione periodici comprende 7.500 testate, di cui oltre 1.300 in corso

di Marcello Fini

(articolo pubblicato nel numero uscito nella primavera 2018)

Qui potrete trovare anche numerose riproduzioni di volumi rari, manoscritti, giornali e riviste, cartoline, fotografie e mappe della città e del territorio: http://www.archiginnasio.it/raccolte.htm
Buona lettura e buono studio a tutti!

Nel 1801 il Dipartimento del Reno decide di istituire una biblioteca pubblica nella quale riunire parte del patrimonio librario proveniente dalle congregazioni religiose soppresse. La sede scelta è quella dell’ex convento di San Domenico. Nel 1838 la biblioteca verrà trasferita nel palazzo dell’Archiginnasio, fino al 1803 sede dell’Università e, in seguito, delle Scuole Pie: qui il materiale librario sarà organizzato per materia e collocato nelle antiche aule dello Studio bolognese dal bibliotecario Luigi Frati, direttore dal 1858 al 1902. Nel corso dei secoli il patrimonio della Biblioteca dell’Archiginnasio si arricchirà grazie alle numerose donazioni da parte di eruditi, collezionisti e personaggi di spicco della vita cittadina. Ad oggi la Biblioteca possiede circa 850.000 tra volumi e opuscoli: fra le monografie, sono da segnalare circa 2.500 edizioni del XV secolo (incunaboli), quasi 15.000 edizioni del XVI secolo (cinquecentine) e circa 120.000 libri antichi (stampati fino al 1830). La sezione periodici comprende 7.500 testate, di cui oltre 1.300 in corso. Dal 2007, inoltre, la Biblioteca dell’Archiginnasio è stata individuata come sede dell’Archivio Regionale della Produzione Editoriale (ARPE) per l’Emilia Romagna con il compito di raccogliere, conservare e rendere disponibili tutti i documenti (libri, opuscoli, pubblicazioni periodiche, anche su supporto informatico) pubblicati nel territorio della nostra Regione. Abbandonata da tempo l’originaria vocazione di biblioteca di documentazione generale ispirata a un modello di sapere enciclopedico, ci si è orientati sempre di più verso le discipline umanistiche, riservando una particolare attenzione a tutto ciò che riguarda la vita civile, politica e culturale di Bologna e del suo territorio. È così che, nel corso degli anni, l’Archiginnasio si è sempre più caratterizzata come biblioteca storica di ricerca e di conservazione. Il suo patrimonio include cospicue raccolte manoscritte che spaziano dal X al XX secolo: si tratta di raccolte prevalentemente di interesse documentario, storico e testuale, dove figurano pezzi di notevole rarità e valore artistico e antiquario. Da ricordare, inoltre, 265 fra archivi, raccolte, carteggi e collezioni particolari riguardanti in gran parte famiglie, personaggi e argomenti bolognesi. Notevole, infine, la collezione conservata nel Gabinetto disegni e stampe, composta da migliaia di disegni, stampe e fotografie, che hanno particolare importanza per lo studio dell’iconografia bolognese, della vita artistica e della storia della città.

La Biblioteca è promotrice di numerose iniziative culturali: cicli di conferenze, presentazioni di libri, convegni, mostre. Da oltre un secolo pubblica la rivista «L’Archiginnasio» per documentare la storia e la cultura cittadine, oltre che, naturalmente, le attività della Biblioteca. Negli ultimi anni molto spazio è stato dato alle mostre, organizzate per far conoscere a cittadini e turisti il ricco patrimonio documentario conservato nei nostri depositi. Tra quelle che hanno riscosso più successo, ricordiamo le mostre riguardanti eventi particolari della storia della nostra città: per esempio, l’epidemia di colera del 1855 o il processo alla “balla dalle scarpe di ferro” del 1864 o le mostre dedicate alla storia del Bologna Football Club, quelle, o ancora quelle incentrate su personaggi bolognesi (Augusto Majani, Roberto Roversi, Quirico Filopanti) o dedicate a particolari rarità conservate nei nostri depositi. Tutti i documenti esposti nell’ambito di queste mostre sono liberamente consultabili sul sito internet, nella sezione della Biblioteca Digitale: www.archiginnasio.it/mostre.htm

Condividi con

About Author

Comments are closed.