Grandi classici e novità, gite di un giorno, di un weekend o di un’intera settimana. Con la primavera ripartono le proposte di AppenninoSlow dedicate a camminatori e amanti della natura
di Francesca Biagi | AppenninoSlow
i primi mesi sono già stati ricchi di richieste da parte di camminatori impazienti di riallacciare gli scarponi e, finalmente, riprendono anche quelle da parte degli stranieri. Un segnale incoraggiante per il nostro Appennino Tosco-Emiliano-Romagnolo che, in questi ultimi due anni, si è ri-scoperto destinazione turistica grazie alla sua vocazione storica di luoghi di grande accoglienza in un ambiente salubre e naturale. Il successo della Via degli Dei ha stimolato i territori a “lustrarsi” e a presentarsi anche in modi alternativi offrendo numerose possibilità agli amanti del trekking e del cicloturismo di scoprire l’Italia minore a passo lento con grande soddisfazione. Appennino Slow, precursore in tempi non sospetti di questa tendenza e forte di un’esperienza ormai ventennale nel settore, offre numerosissime proposte, adatte a tutti i piedi…
Durante il percorso conosceremo l’importanza e l’influenza che questa dinastia ebbe sul territorio, ammirando le quattro ville patrimonio Unesco (Villa di Poggio a Caiano, Villa la Ferdinanda ad Artimino, la Villa di Cerreto Guidi, Villa la Magia a Quarrata) ma scoprendo anche la loro grande passione per l’agricoltura, la scienza, la natura e l’arte presentate oggi nell’unico museo in Italia dedicato alla Natura Morta (Poggio a Caiano); borghi storici come Vinci o Artimino; l’armonico paesaggio di vigneti e uliveti; vini storici come il Carmignano, prima DOC al mondo, istituita proprio dal Granduca Cosimo III de’ Medici nel 1716.
L’itinerario, in quattro giorni, è lungo circa 80 chilometri ed è adatto a persone mediamente allenate.
Il film è la storia del ricordo più bello, quello della bolognese ottantenne Laura che racconta di quando, nel 1914, partecipò a una gita scolastica: tre giorni a piedi in Appennino insieme ai suoi compagni di classe della terza liceo, accompagnati dal professore di lettere Carlo Balla (Carlo Delle Piane), e dalla professoressa di disegno, Serena Stanzani.
Insieme ripercorreremo le scene di questo film, gioioso e a tratti malinconico (in puro stile Avatiano), toccando luoghi come il Liceo Galvani di Bologna, Porretta Terme, Castello Manservisi, Pianaccio, Madonna del Faggio, fino al Lago Scaffaiolo: sono le terre del pluripremiato regista e dei suoi amati attori, tra cui (alla sua prima apparizione proprio in Una gita scolastica) Nik Novecento, prematuramente scomparso, simbolo della genuinità emiliana. Se siete appassionati di cinema questa, ancor più che un trekking, è un’occasione da non perdere!
https://www.appenninoslow.it/gita-scolastica-pupi-avati
A seconda dell’interesse dei camminatori le possibilità “brevi” sono tantissime e variegate: si parte con una due giorni in Mugello dedicata a tre dei principali pittori italiani (Giotto, Beato Angelico e Cimabue), si continua con esplorazioni e ricerche col metal detector sulla Linea Gotica, con sedute di benessere e Forest Bathing nella riserva naturale dell’Acquerino, con lo spettacolo della luna che si specchia su laghi d’alta quota, week end romagnoli sulle orme di Dante oppure emiliani attraverso le storie delle donne della Resistenza. E ancora andremo alla scoperta dei sapori: castagne, polenta, pignoletto, lambrusco, arrivando persino al prosecco della Valdobbiadene per un eno-bike tour dedicato al vino, concludendo questa rosa di scelte con un must tutto e solo italiano: le terme di Saturnia in novembre proposte con un trekking lungo le vie cave da Pitigliano a Soverato.
utto questo è pensato in gruppo con una guida che sarà un grande valore aggiunto del viaggio ma, su richiesta, può essere anche organizzato per famiglie e gruppi di amici che abbiano voglia di mettersi alla prova e di cercare un po’ di serenità dopo questi lunghi periodi di separazione e lock down ripetuti.
Sono trekking per tutti i tipi di camminatori, con tagli e peculiarità diversi ma con un unico grande denominatore comune: la voglia di incuriosire camminatori e turisti alla scoperta di territori minori ma assolutamente da non perdere.