Un tuffo nel verde tra storia e biodiversità
Nell’area protetta di Monte Sole, nei comuni di Monzuno, Grizzana Morandi e Marzabotto, a spasso tra trincee, memoria e natura incontaminata. Attorno ai borghi e alle chiese che ancora portano il segno degli Eccidi del ’44 si possono ammirare ben 936 specie vegetali diverse, un terzo di tutte quelle censite in Emilia Romagna
Di Annalisa Paltrinieri
(pubblicato sul numero dell’Autunno 2009)
Il Parco Storico di Monte Sole si estende nel territorio dei comuni di Marzabotto, Monzuno e Grizzana Morandi, nell’area interessata dall’Eccidio nazifascista dell’autunno del 1944.
Nel Parco si cammina tra storia e natura, tra boschi di roverella, carpino, castagno, prati, pascoli e cespuglieti, incontrando le testimonianze “di pietra” della comunità che abitò queste terre fino alla Seconda Guerra Mondiale: borghi, chiese e case spesso in rovina, cippi e targhe poste negli anni per mantenere viva la memoria delle violenze degli anni 1943-45. Perché, se la guerra ha colpito duramente lungo tutta la Linea Gotica, questi luoghi sono tristemente famosi per essere stati lo scenario del più efferato crimine nazista dell’Europa occidentale. Circa 800 morti, in gran parte anziani, donne e bambini furono trucidati in poco più di una settimana di follia, alla fine di settembre 1944. Camminando, la bellezza e la quiete dell’ambiente naturale si uniscono al fortissimo impatto emotivo dato dal valore storico dei ruderi degli antichi borghi montani posti lungo il tragitto: quelli di San Martino e di Caprara di Sopra, dell’oratorio di Cerpiano, della chiesa di Santa Maria Assunta di Casaglia, recentemente dichiarata dall’Unesco “Sito messaggero di una cultura di pace”, vicina al cimitero dove riposa don Giuseppe Dossetti. Sulla vetta di Monte Sole un cippo in pietra ricorda la Brigata Stella Rossa, che combatté su queste montagne durante l’occupazione nazista.
TRENT’ANNI DI PARCO STORICO
Il Parco è stato istituito dalla Regione Emilia-Romagna nel 1989, per mantenere viva la memoria di questi tragici eventi e per riportare la vita in luoghi così duramente toccati dalla guerra, avendo come obiettivo la diffusione di una cultura di pace rivolta soprattutto alle giovani generazioni. Ma il Parco è anche un parco naturale, posto a tutela di un patrimonio ambientale di particolare pregio. Essendo formato da un fitto mosaico di habitat, questo territorio costituisce l’ambiente ideale per una grande varietà di specie animali, tra queste ben 63 differenti specie di uccelli. Anche il lupo è recentemente ricomparso su questo territorio.
BIODIVERSITÀ CHE SPETTACOLO
Quella di Monte sole, infine, è anche l’area protetta regionale della Provincia di Bologna con la più elevata biodiversità floristica: nel suo territorio sono presenti 936 specie vegetali, un terzo di quelle censite in Emilia Romagna. Tra esse più di 50 specie protette, tra le quali molte orchidee, il mughetto, alcuni gigli, il bucaneve, i garofanini selvatici e diverse specie rare. Da ammirare le spettacolari fioriture della viola e del ranuncolo, nei pressi del Centro Visite, della sulla e della ginestra lungo i versanti dei calanchi.
ETRUSCHI E MEDIOEVO
Antica via di passaggio per i pellegrini diretti a Roma, il territorio del Parco conserva numerose testimonianze medievali da scoprire percorrendo con curiosità i sentieri che si snodano all’interno dell’area protetta: la pieve romanica di Panico, la casa torre di Cà Veggetti, il borgo di Cà Benassi, l’oratorio di San Lorenzo di Tudiano. Alcuni di questi scorci e paesaggi furono immortalati anche nelle opere del grande pittore bolognese Giorgio Morandi. Un passato ancora più antico si riscopre poi presso Marzabotto, dove si trovano il Museo etrusco e l’area archeologica del Pianoro di Misano.