Una ciclovia accompagna i bikers nel cuore del Parco, collegando Casa Fantini alle Grotte del Farneto e alla zona fluviale di Molino grande.
Di Annalisa Paltrinieri
(Pubblicato sul numero uscito nell’inverno del 2011)
All’interno del Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa c’è una nuova ciclovia . L’itinerario, denominato “Ciclovia dei Gessi di Gaibola” si svolge in una zona particolarmente rappresentativa del Parco dove sono presenti estesi affioramenti gessosi ed una marcata morfologia carsica. Lungo il percorso si trovano il Centro Parco “Casa Fantini” con la vicina Grotta del Farneto e la zona fluviale “Molino grande”, sul torrente Idice, che costituiscono ulteriori motivi d’interesse.
Si tratta inoltre di un itinerario facilmente raggiungibile sia dalla Stazione ferroviaria di Ozzano Emilia che da quella di San Lazzaro di Savena, consentendo l’uso combinato di treno+bici, in un’ottica di “mobilità dolce”. Presso le stazioni ferroviarie saranno collocate bacheche informative e sarà segnalato tutto il percorso fino ai punti di innesto sull’itinerario seguendo, ove possibile, piste ciclabili esistenti o strade poco trafficate.
Il tracciato dell’itinerario e le varianti possibili.
L’itinerario consente di compiere un anello intorno ai gessi di Gaibola, compresi tra la val di Zena e quella dell’Idice. Grazie ad una breve deviazione dal percorso principale, inoltre, sarà possibile raggiungere l’area fluviale del Molino Grande, sulla sponda sinistra dell’Idice, zona di grande interesse naturalistico e da questa proseguire lungo il torrente fino ad arrivare ad un laghetto. Il percorso consentirà, quindi, di raggiungere nuovamente via Montebello e di ritornare sul percorso principale, dopo una sosta rinfrescante alla sorgente, forse di epoca romana, che verrà ripristina nell’ambito del progetto. Nei pressi di via Montebello sarà realizzata anche una nuova area di sosta con bacheche e arredi.
Il percorso non presenta significative difficoltà tecniche, costituite essenzialmente da un tratto di ripida salita e da uno con fondo sconnesso, entrambi lungo via Gaibola; è però possibile, per i bikers più esperti, compiere due interessanti varianti più impegnative, entrambe segnalate, una in località “Due pozzi” e l’altra in località “Coralupi”. Il dislivello, sia in salita che in discesa, è pari a circa 165 m. per il percorso normale, poco di più percorrendo la variante “Due Pozzi” .
Lo sviluppo complessivo dell’itinerario risulta di circa 10 km. (escludendo i collegamenti alle stazioni ferroviarie).