BELRIGUARDO

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A Voghiera, pochi chilometri a sud di Ferrara, nel 1435 è stata edificata una delle più belle delizie estive della nobile casata degli Estensi. Voluta da Niccolò III D’Este per stupire i nobili di tutto il mondo, oggi è sede delle sagre e dei convegni di studio dedicati all’Aglio D.O.P e ospita un ricco museo

Foto e servizio di Ottorino Bacilieri

(articolo pubblicato nel numero uscito nell’inverno 2016)

La reggia estiva estense di Belriguardo si trova a Voghiera, una decina di chilometri a sud di Ferrara e fu edificata a partire dal 1435 per volere del marchese di Ferrara Niccolò III d’Este. Con Niccolò inizia quell’epopea estense che per un paio secoli pose Ferrara all’attenzione europea per la grande qualità delle sue attività artistiche, urbanistiche e letterarie, nonché per la sottile politica esercitata dai suoi governanti.

Invece che con rocche fortificate, i signori estensi vollero caratterizzare il loro territorio con una serie di residenze fastose che in seguito furono definite delizie, la più sontuosa delle quali fu appunto Belriguardo, che aveva anche la funzione di reggia estiva. Decine di saloni affrescati dai maggiori artisti ed incredibili enormi giardini caratterizzavano questa vera oasi di bellezza ed armonia circondata dalle acque che occupava un miglio quadrato con una grade peschiera di fronte all’ingresso. Con Belriguardo e le altre delizie, i vari Borso, Ercole o Alfonso intendevano stupire gli illustri ospiti (e come minimo questi erano marchesi, duchi, cardinali o re) e – a quanto si evince dalle cronache del tempo – ci riuscivano sempre.

Belriguardo è anche da decenni sede delle sagre gastronomiche e dei convegni di studio dedicati all’Aglio di Voghiera D.O.P. ed ospita le varie sezioni del Museo Civico di Voghiera. Il primo piccolo nucleo di antichi materiali che oggi costituiscono il Museo fu esposto per la prima volta nel 1979 a Voghenza, in una sala parrocchiale che prese il nome di Antiquarium; si trattava prevalentemente di reperti archeologici del territorio provenienti da ritrovamenti casuali e depositati nella Chiesa di San Leo di Voghenza (che conserva i resti del taumaturgo del Montefeltro). In seguito la raccolta fu via via arricchita, soprattutto grazie ai materiali che emergevano in quegli anni dagli scavi nella Necropoli Romana di Voghenza (I-III sec. d.C., visibile dall’alba al tramonto), terminati nel 1984. Dieci anni dopo, nel’94, il museo di Voghenza fu trasferito nei restaurati locali presso la torre del castello di Belriguardo, in locali più ampi e idonei ad ospitare le raccolte e, con l’inaugurazione anche di una Sezione Rinascimentale nella stupenda Sala della Vigna, nel 2001 è stato istituito ufficialmente il Museo Civico, suddiviso in tre aree espositive: archeologica, rinascimentale e arte moderna, con anche spazi didattici e di servizio per Scuole e comitive; dal 2014 il Museo è stato ulteriormente ampliato con una nuova sezione di Archeologia Industriale. Nel corso dell’anno il Museo di Belriguardo ospita anche diverse mostre di arte moderna e contemporanea, concerti e rassegne varie.

 

IL MUSEO DI BELRIGUARDO

 La Sezione Rinascimentale del Museo è ospitata nell’unico ambiente che serba testimonianze pittoriche pervenuteci dal regale passato di Belriguardo: la cinquecentesca Sala Della Vigna, decorata da Garofalo, Girolamo da Carpi ed i fratelli Dossi con file di cariatidi che sorreggono un loggiato, attraverso le cui straordinarie prospettive si scorgono splendidi paesaggi. La sala ospita una pregevole raccolta di ceramiche ferraresi dal XIV al XVII secolo reperite nel territorio.

La Sezione Archeologica del Museo si trova nel corpo centrale dell’ex reggia estense, sotto il Salone delle Bifore; la collezione è stata recentemente ampliata (ed inaugurata dal Ministro Franceschini) grazie all’ingresso dei reperti di Fondo Tesoro, area dove è stato rinvenuto l’antico abitato di Voghenza romana imperiale. Questi reperti, assieme a quelli della vicina necropoli romana, offrono al visitatore uno straordinario spaccato della vita quotidiana e del rituale funerario di allora con alcuni reperti straordinari come il balsamario in sardonice o il diploma militare in bronzo.

La Sezione Arte Moderna comprende la Sala Giuseppe Virgili e spazi per mostre artistiche temporanee. Giuseppe Virgili, direttore dell’Istituto d’Arte Dosso Dossi di Ferrara, fu uno dei principali maestri dell’Arte ferrarese del ‘900 e Voghiera, sua città natale, ha voluto dedicargli questa sala permanente. Molte importanti opere del Maestro si trovano in altri Musei e luoghi pubblici.

La Sezione di Archeologia Industriale e stata inaugurata nel dicembre 2014. L’esposizione occupa alcuni spazi adiacenti alla torre d’ingresso di Belriguardo; sono esposti oggetti di uso quotidiano e domestico come lumi, macchine per caffè, lampade da miniera, fanali, fornelli ed altroprodotti esclusivamente da Aziende metallurgiche ferraresi dalla fine dell’Ottocento alla metà del Novecento.

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