Astrofili castiglionesi: quelli che scoprono comete

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Nel comune dell’Appennino un gruppo di appassionati è impegnato nella promozione e nella divulgazione della conoscenza astronomica. Tra scoperte e serate con il naso all’insù il Gruppo M1 è impegnato a far rivivere l’Osservatorio Pubblico di Monte Gatta all’interno del Parco dei Laghi

di Michele T. Mazzucato

(Pubblicato sul numero uscito nell’autunno del 2013)

Il Gruppo M1 Astrofili Castiglionesi nasce ufficialmente nel dicembre 2000 e opera da oltre un decennio sul territorio dell’Alto Appennino bolognese con sede sociale a Castiglione dei Pepoli.

Rappresenta la piazza principale di Castiglione dei Popoli sovrastata dalla Nebulosa del Granchio

La denominazione trae origine dalla sigla identificativa del primo oggetto non stellare del profondo cielo osservato e catalogato dall’astronomo francese Charles Messier (1730-1817) nel 1758: la Nebulosa Granchio, residuo di una supernova esplosa nel 1054, situata nella costellazione del Toro.

L’attività preminente del Gruppo M1 è promuovere la conoscenza delle scienze astronomiche. Attività che viene attuata mediante informazione e divulgazione rivolta al pubblico con periodiche conferenze tenute generalmente all’interno della Sala degli Specchi del Palazzo Municipale (risalente al XV-XVIII secolo) di Castiglione dei Pepoli, e con serate osservative effettuate con l’utilizzo del telescopio sociale e supporto alla didattica rivolta alla scuola primaria e secondaria, di primo e secondo grado, presente sul territorio.

Non di secondaria importanza è il contributo che il Gruppo M1 fornisce alla ricerca scientifica. La presenza di tecnici informatici nel Gruppo M1 ha condotto allo studio di fattibilità di un software per acquisizione, distribuzione e analisi dei dati ricevuti dal radiolescopio della Stazione Radioastronomica “Croce del Nord” di Medicina, afferente all’Istituto Nazionale di Astrofisica INAF, sotto la guida dell’ingegner Stelio Montebugnoli.

L’impegno di altri soci nel campo dell’astrometria dei corpi minori del Sistema Solare e nella ricerca di oggetti del profondo cielo, suggellata dalla scoperta di comete, asteroidi della Fascia Principale (oggetti compresi fra le orbite di Marte e Giove), di oggetti stellari variabili e oggetti della Fascia di Edgeworth-Kuiper (oggetti oltre l’orbita del pianeta Nettuno) con anche dei primati nazionali non trascurabili, ne sono esempi rappresentativi. Si rammenta che da Castiglione dei Pepoli sono state scoperte tre comete nell’anno 2006 e ben 185 supernove in tre anni, con un buon ritorno di immagine e conoscenza, che non guasta mai, di questo piccolo paese incastonato nell’Appennino bolognese: un lustro e lusso che pochi possono vantare.

Non mancano collaborazioni con altre associazioni nazionali. Si ricorda con piacere l’iniziativa promossa dal socio Fabian Dialer in collaborazione con l’Associazione Turistica Prato allo Stelvio (Tourismusverein Prad am Stilfserjoch di Bolzano) che originò una conferenza bilingue (italiano/tedesco) con annessa serata osservativa nell’estate del 2005 e l’organizzazione, insieme all’Italian Amateur Radio Astronomy, del IV Congresso Nazionale di Radioastronomia Amatoriale ICARA tenutosi nelle strutture del centro ricerche ENEA del Brasimone in Camugnano nell’autunno del 2007.

Sotto la guida del presidente Stefano Fabbri, coadiuvato dal Consiglio Direttivo, sono intraprese iniziative e organizzate mostre, convegni e conferenze allo scopo di avvicinare e interessare al mondo dell’astronomia. Tutti gli eventi sono organizzati dai soci in forma volontaria, autofinanziata e sono a libera entrata.

La Nebulosa Granchio (M1, NGC 1952) nella sua maestosa bellezza nel risultato di un mosaico di immagini riprese dal telescopio spaziale Hubble nel 1999-2000. L’oggetto celeste venne scoperto nel 1731 dal medico e astronomo inglese John Bevis (1695-1771). Al centro della Nebulosa si trova una stella di neutroni che ruota alla velocità di 30 giri al secondo.

Altro importante impegno per il Gruppo M1 sono i lavori per la realizzazione dell’Osservatorio Astronomico Pubblico del Monte Gatta. Sorgerà su terreno di proprietà del Comune di Castiglione dei Pepoli pressoché all’interno del Parco Regionale dei Laghi Suviana e Brasimone in vicinanza dello storico Osservatorio Meteorologico, di cui oggi restano soltanto dei ruderi, realizzato nel 1882 dal padre barnabita Francesco Maria Denza (1834-1894) e dal capitano del genio Domenico Giannitrapani (1830-1916) e che fu la prima stazione di rilevamento di dati meteorologici dell’Appennino bolognese.

Nel sito www.gruppom1.it, autogestito e mantenuto volontariamente dai soci, si possono seguire tutte le attività e le iniziative del Gruppo M1 che potrà essere contattato tramite info@gruppom1.it.

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