(Sylvia atricapilla)
Obiettivo Appennino – Gli scatti di William Vivarelli nelle Valli Bolognesi
(articolo pubblicato nel numero uscito nell’estate 2014)
La capinera (sylvia atricapilla) è lunga circa 14 centimetri, il maschio ha una colorazione grigio cenere chiaro con calotta nera, le femmine sono più brune con calotta rosso ruggine. È un uccello di piccole dimensioni appartenente alla famiglia dei silvidi: il suo peso oscilla fra i 15 e i 25 grammi, l’apertura alare varia dai 20 ai 23 centimetri circa.
Sua caratteristica peculiare è il canto melodioso, di poco inferiore, per dolcezza, a quello dell’Usignolo. Fatta eccezione per i Paesi nordici, le cui temperature sono troppo rigide, la capinera è presente in tutto il continente europeo, in Asia e in Africa. Nel nostro Paese, c’è praticamente ovunque, in particolar modo nelle regioni meridionali e nelle isole.
La sua indole timida e alquanto diffidente fa sì che spesso tenda a nascondersi, in particolar modo fra le piante di edera che, oltre a fornirgli un riparo adeguato dagli attacchi degli uccelli predatori, gli danno la possibilità di cibarsi grazie alle loro bacche, un cibo che la capinera apprezza particolarmente, e i molti insetti che fanno parte del suo regime alimentare.
Il periodo riproduttivo della capinera va da maggio a luglio. La covata delle uova viene effettuata da entrambi i genitori e la sua durata è di circa due settimane.