FALCO PELLEGRINO

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Gli scatti di William Vivarelli Nelle Valli Bolognesi

Il falco pellegrino (Falco peregrinus) è un rapace affascinante, temuto e ammirato in tutto il mondo. È un rapace dalle forme solide ma filanti. Ha ali e coda squadrate, testa arrotondata e un cappuccio grigio-metallico che continua in due grandi “mustacchi” neri. I giovani si distinguono dagli adulti per le parti inferiori macchiettate anziché

barrate. Abita preferibilmente le aree più impervie e dirupate, nidificando sulle pareti rocciose, in cenge e piccole cavità. Nelle aree urbane, non disdegna torri e campanili. Durante l’accoppiamento, il maschio si esibisce in un corteggiamento che prevede anche doni alla femmina, di prede catturate in volo. È velocissimo, può raggiungere eccezionalmente i 300 km/h in picchiata. Il volo è agile e potente. Si nutre quasi esclusivamente di altri uccelli, che caccia in aria, ma può occasionalmente cibarsi anche di altri vertebrati ed insetti.

Il falco pellegrino è associato alle vette del cielo e agli astri, in particolare al Sole. Questo richiama la mitologia egizia, che identificava in Horus, figlio di Osiride e Iside, il dio solare per eccellenza. Le piume scure sotto agli occhi ricordano da vicino l’Occhio di Horus, importante simbolo misterico legato a prosperità e sovranità .

Può essere trovato ovunque nel mondo, fatta eccezione per le regioni polari e le altitudini troppo elevate. In provincia di Bologna, la popolazione è incrementata da 9 coppie nel 1998 a 26 coppie nel 2014. Questo magnifico rapace continua a ispirare e affascinare gli appassionati di natura e gli studiosi. La sua velocità, la maestosità del volo e il suo ruolo nella mitologia lo rendono veramente un “re del cielo.

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