Un percorso di 12 chilometri e 700 metri di dislivello, con le racchette da neve sui crinali dell’Alto Appennino modenese e bolognese
(articolo pubblicato nel numero uscito nell’inverno 2016)
Nella Valle dell’Ospitale, anticamente chiamata Val di Lamola, nel cuore dell’Appennino modenese, è ubicato il Rifugio Capanno Tassoni (m 1317); comodamente raggiungibile da Fanano, sarà il punto di partenza di questo itinerario che si sviluppa in buona parte sul crinale dell’Alto Appennino modenese e bolognese fino al Lago Scaffaiolo.
Lasciato il rifugio e calzate le racchette da neve se l’innevamento lo consente, ci incamminiamo in direzione sud su una strada forestale (segnavia CAI 415) che percorriamo per circa 1 chilometro fino ad incrociare a destra il sentiero che, in marcata salita, permette di addentrarci nel bosco. Il sentiero intersecherà svariate volte la strada forestale, nell’ultimo tratto sarà parallelo a questa fino ad arrivare al Passo della Croce Arcana (m 1675): valico assai frequentato fin dal basso Medioevo per transitare dalla Toscana alla Pianura Padana. Da qui ci manteniamo sul largo crinale e in direzione est (segnavia 00) raggiungiamo la cima del Monte Spigolino (m 1827). Da questa cima si può godere di un panorama stupefacente, non solo sulle valli circostanti del Dardagna, dell’Ospitale e della Lima ma anche sull’intero crinale che si sviluppa in direzione NO e collega la vicina Cima Tauffi, il Libro Aperto e il Monte Lagoni al Cimone. In condizioni di buona visibilità, in direzione SW, appare anche l’intera catena delle Alpi Apuane e dietro il riflesso baluginante del Mare Tirreno. Scendiamo ora in direzione SE e passato il Passo della Calanca (m 1732) arriviamo al Lago Scaffaiolo inserito nel fondo di una conca di origine tettonica. Diverse leggende su questo lago sono giunte fino a noi a cominciare da quella del Boccaccio che nel 1598 lo cita nel “De montibus, silvis, fontibus et fluminibus”; e narra che muovendo le sue acque gettandovi una pietra, subitamente si scatena una furiosa tempesta…
Adiacente al lago, in posizione dominante, il Rifugio Duca degli Abruzzi (m 1787) rappresenta un ottimo punto di sosta per rinfrancarsi prima di imboccare la strada di ritorno, il cui itinerario è lo stesso che abbiamo effettuato per giungere fin qui.
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