Gli scatti di Vivarelli Nelle Valli Bolognesi
di William Vivarelli – http://www.vivarelli.net/
Il Culbianco (Oenanthe oenanthe) è un migratore a lungo raggio, ampiamente distribuito da oriente e occidente. Lungo dai 14 ai 16 cm, non raggiunge i 30 grammi di peso. Piuttosto marcate le differenze tra i due sessi: il maschio ha capo e dorso grigio cenere, sopracciglio bianco, guance nere, petto fulvo-arancio – che sfuma nel color crema del ventre – groppone e base della coda bianchi. La femmina è di colore bruno chiaro, con sopracciglio giallo paglierino. Il sottocoda e parte della coda, invece, come indica il nome, sono completamente bianchi in entrambi i sessi.
Prevalentemente insettivoro, il Culbianco si ciba anche di ragni e qualche bacca. Gli individui più giovani preferiscono invece le larve. Frequenta ambienti aperti e secchi, ha una buona resistenza e si adatta facilmente ad ogni tipo di habitat, caratteristica che gli permette di costruire nidi ovunque, ma ama particolarmente la tundra, le brughiere, alture di scogliera, terreni con sassi e rocce.
Quando sverna sceglie zone con suolo nudo, versanti di collina e aree rocciose, steppe, prati ricchi di vegetazione il Culbianco è territoriale e con l’arrivo del periodo della riproduzione sorveglia e difende il suo areale. L’accoppiamento avviene una volta all’anno tra aprile e luglio dove questo uccellino effettua un particolare rituale di accoppiamento detto “pomposo”, per le sue lunghe cerimonie, e una volta accoppiati è la femmina che si occupa del luogo dove costruire il nido, solitamente tra sassi e cumuli di pietra ben nascosto dai predatori, oppure in tane abbandonate di altri animali. La femmina depone dalle quattro alle sette uova e una volta schiuse il maschio aiuta la femmina a svezzare i pulli, che diventeranno maturi dopo un mese di vita.