CODIBUGNOLO

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Obiettivo Appennino – Gli scatti di William Vivarelli nelle Valli Bolognesi

(servizio pubblicato nel numero uscito a estate 19)

Con una lunghezza di appena 15 centimetri – compresa la coda, molto lunga, che da sola raggiunge i 7-9 centimetri – il Codibugnolo (Aegithalos caudatus) è un piccolo passeriforme.

Si muove con brevi voli, di cespuglio in cespuglio, ispezionando ogni fronda, ogni lembo di corteccia, alla ricerca degli insetti di cui si nutre. In inverno il piumaggio si fa più folto, per difendere dal freddo gli individui che, in questa stagione, si muovono in gruppi che vanno dai sei fino ai trenta individui, generalmente costituiti da una coppia riproduttrice e dai giovani delle covate precedenti, oltre che da altri esemplari solitari (specialmente femmine, che mostrano maggiore tendenza dei maschi a spostarsi lontano dal proprio territorio di nascita). Non di rado, q

uesti uccelli si aggregano a stormi misti con altre specie affini, come le cince.

I codibugnoli sono uccelli molto vocali, che durante i loro spostamenti si tengono in contatto quasi costante. La dieta dei codibugnoli è essenzialmente insettivora. Si nutrono in prevalenza di piccoli insetti e artropodi, privilegiando le piccole falene .

Con l’arrivo della primavera, il gruppo si scioglie gradualmente, dando origine a varie coppie che si insediano in parti diverse del territorio comune per costruire una grossa “palla”, costituita da muschi e licheni tenuti assieme da tele di ragno, utilizzata come “cemento”. All’interno, una folta imbottitura di piume assicura il calore e la protezione necessaria. Per realizzare il nido, sceglie i cespugli di sambuco, di nocciolo e di more. Depone dalle 6 alle 12 uova tra marzo e maggio.I pulli vengono imbeccati e accuditi da ambedue i genitori, oltre che dagli eventuali aiutanti: in tal modo, essi sono in grado d’involarsi attorno ai venti giorni di vita.

Dopo l’involo, i giovani (riconoscibili per la colorazione meno nitida e per i cerchi perioculari glabri, giallini o rossicci, che scompaiono con la maturità) continuano a essere imbeccati, anche se sempre più sporadicamente, ancora per circa tre settimane. In genere(soprattutto i maschi) rimangono ancora per mesi nel territorio natio, disperdendosi solo dopo la stagione riproduttiva successiva, portando a termine una covata l’anno, raramente due. Un individuo adulto non vive di solito oltre gli otto anni.

 

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