CHIROTTERI

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Gli scatti di William Vivarelli Nelle Valli Bolognesi

Ordine di Mammiferi, il più numeroso dopo i Roditori, crepuscolari o notturni, noti come pipistrelli: volano mediante membrane alari formate da una duplicatura della pelle che comprende gli arti anteriori e resta tesa tra le lunghissime falangi delle dita, le gambe e quasi sempre anche la coda. Si orientano nello spazio grazie a un sistema di ecolocazione: le narici e la bocca emettono ultrasuoni che vengono rilevati dai grandi padiglioni auricolari. Di giorno dormono, solitari o in gruppi, in grotte, sotto i tetti o sugli alberi, appesi con le zampe posteriori e la testa rivolta in basso, e riescono a sopravvivere in stato di letargo ai lunghi mesi invernali, quando le prede scarseggiano e le temperature sono particolarmente rigide. 

L’avanzato grado di specializzazione e la loro particolare sensibilità al disturbo nelle fasi critiche dell’ibernazione e della riproduzione, fanno dei chirotteri uno dei gruppi più vulnerabili alle rapide modificazioni ambientali e all’interazione con le attività umane. Così, tra i Mammiferi terrestri presenti nel nostro Paese, essi costituiscono l’ordine rappresentato dal maggior numero di specie minacciate. 

Le necessità primarie dei pipistrelli sono rappresentate dalla disponibilità di rifugi adeguati e da

redditizie aree di foraggiamento dove cacciare gli insetti. Qualunque cosa comprometta tali risorse, incide pesantemente sulle loro possibilità di sopravvivenza. 

In Italia sono state finora segnalate 34 specie appartenenti a undici generi e quattro famiglie. 

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