Acrocephalus arundinaceus
Obiettivo Appennino – Gli scatti di William Vivarelli nelle Valli Bolognesi
(articolo pubblicato nel numero uscito nella primavera 2016)
Il Cannareccione (Acrocephalus arundinaceus), come la “cugina” Cannaiola comune, si distribuisce quasi esclusivamente negli ambienti palustri e umidi. Cerca riserve d’acqua all’interno di una fitta vegetazione ripariale, nei pressi di fiumi, stagni, fossi, canali e laghi. Di norma predilige stazionare in un’area più vicina possibile all’acqua, che viene periodicamente inondata o stabilmente sommersa.
Il Cannareccione è uno dei Passeriformi di palude di maggiori dimensioni: raggiunge i 19 centimetri di lunghezza e i 30 grammi di peso. La parte superiore del corpo si presenta di colore bruno-fulvo, mentre quella inferiore è di tonalità biancastra, fatta eccezione per il sottocoda e i fianchi, che riprendono la colorazione del dorso. Il becco è lungo e robusto, le zampe sono grigie. Caratteristica della specie è il sottile e ben marcato sopracciglio e una corta cresta di piume sul capo. La specie si nutre principalmente di insetti, ragni e piccoli invertebrati e, in autunno, arricchisce la propria dieta con le bacche.Nidifica generalmente su un nido a coppa costruito appeso alle cannucce di palude è una specie solitaria durante la stagione riproduttiva. Piuttosto facile da sentire quando emette il suo caratteristico e forte canto talvolta rendendosi visibile sostando vicino alla sommità delle cannucce di palude e anche da alberi vicini all’acqua.