AVERLA PICCOLA

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Obiettivo Appennino – Gli scatti di William Vivarelli nelle Valli Bolognesi
(pubblicato sul numero uscito nella primavera 2012)

 

Nello scorso numero abbiamo visto l’Averla maggiore, che arriva e passa l’inverno alle nostre latitudini ,per poi ripartire con il finire della stagione, in questo numero, invece, vediamo una sua stretta parente l’Averla piccola che al contrario arriva nella tarda primavera e rimane a nidificare.

L’ Averla piccola (Lanius collurio) è lunga circa 18 cm, con le parti superiori rosso-brune, il vertice ed il groppone grigio-ardesia, il ventre bianco-rosato, la coda nera e bianca ai lati. Caratteristica tipica della specie è la striscia nera che attraversa l’occhio, assente nella femmina. Vive e nidifica nei cespugli, nelle siepi e nelle macchie boscose. La si osserva in particolare in tarda primavera in aree aperte o semiaperte con radi arbusti e cespuglietti.Nidifica per vari anni consecutivi nella stessa macchia, e difende ostinatamente la sua dimora da ogni altro uccello. A volte costruisce il nido nei frutteti attorno ai centri abitati o nell’interno dei boschi.

La covata dell’averla piccola, consiste di 5 o 6 uova di varia grandezza e di colore diverso, la cui tinta fondamentale è il giallognolo cosparso di macchie varie.Solo la femmina bada alla cova, mentre entrambi i genitori allevano i piccoli. Tra i Passeriformi, l’Averla piccola rappresenta uno dei cacciatori più formidabili. Dalla dieta prevalentemente carnivora, si nutre di insetti di ogni genere , compresi grandi scarafaggi , ma anche di piccoli mammiferi o uccelli, rane e lucertole.

Particolare anche la tecnica di caccia utilizzata che ,quando si tratta di prede importanti , prevede addirittura l’ausilio di un cespuglio di rovi, dove spesso peraltro l’Averla piccola costruisce il nido e dove infilza abilmente la preda, per poi utilizzare per più giorni la riserva di cibo accumulata.

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