Obiettivo Appennino – Gli scatti di William Vivarelli
Assiolo proviene dal diminutivo del latino axio/axionis che in Plinio identifica il gufo, anch’esso uno Strigiforme. Quindi etimologicamente parlando l’assiolo sarebbe un gufetto.
L’Assiolo (Otus scops) è un uccello strigiforme appartenente alla famiglia Strigidi. È un rapace notturno di dimensioni ridottissime (ca. 20 cm di lunghezza), con piumaggio sul grigio-marrone e striature più scure, coda breve e ali molto sviluppate, cornetti sopraoculari generalmente poco evidenti. Il becco,assai curvo, è breve e ricoperto in gran parte dalle penne. Gli occhi, di notevoli dimensioni, sono di un giallo vivo.
L’assiolo presenta un’ampia area di distribuzione comprendente l’Europa centro-meridionale, il Medio Oriente, l’Africa settentrionale. Conduce vita notturna, nutrendosi di piccole prede quali topolini, uccelletti e, soprattutto, insetti.
Il suo richiamo assai caratteristico, ha ispirato l’altra denominazione che gli viene comunemente attribuita: chiù. ( infatti a Bologna esiste una via chiamata del chiù) Le uova, in numero di 5-6, vengono deposte, in primavera, negli incavi dei tronchi, nelle cavità delle rocce e in nidi abbandonati di altri uccelli.
Articolo pubblicato su Nelle Valli Bolognesi della primavera 2011. Tutte le foto sono state scattate tra la Bassa e l’Appennino bolognese. Questa rubrica è pubblicata grazie alla collaborazione con il Gruppo Studi Savena Setta Sambro e la disponibilità dell’autore.