SASSO MARCONI Un portaordini sudafricano attende dietro un fabbricato della AASS-Azienda Autonoma Statale della Strada, oggi ANAS, mentre due prigionieri tedeschi sono scortati nelle retrovie da un soldato americano. Un carro Sherman partecipa ai combattimenti sparando al riparo delle case della via Val di Setta, cinquanta metri prima del futuro albergo La Meridiana.

SASSO MARCONI Un portaordini sudafricano attende dietro un fabbricato della AASS-Azienda Autonoma Statale della Strada, oggi ANAS, mentre due prigionieri tedeschi sono scortati nelle retrovie da un soldato americano. Un carro Sherman partecipa ai combattimenti sparando al riparo delle case della via Val di Setta, cinquanta metri prima del futuro albergo La Meridiana.

CASTIGLIONE DEI PEPOLI L’immagine mostra l’attraversamento del paese da parte del 7/23 Medium Regiment (artiglieria media) sudafricano. Castiglione, liberato il 27 settembre 1944, fu il luogo di acquartieramento, sosta e riposo per le truppe sudafricane fino all’aprile 1945 quando, sfondato il fronte attestato sul complesso di Monte Caprara-Sole-Abelle, dilagarono nella Pianura Padana. La foto mostra un cannone da 5,5 pollici (140 mm).

CASTIGLIONE DEI PEPOLI L’immagine mostra l’attraversamento del paese da parte del 7/23 Medium Regiment (artiglieria media) sudafricano. Castiglione, liberato il 27 settembre 1944, fu il luogo di acquartieramento, sosta e riposo per le truppe sudafricane fino all’aprile 1945 quando, sfondato il fronte attestato sul complesso di Monte Caprara-Sole-Abelle, dilagarono nella Pianura Padana. La foto mostra un cannone da 5,5 pollici (140 mm).

CASTIGLIONE DEI PEPOLI – LAGARO L’immagine, scattata il 10 novembre 1944, ritrae il viadotto ferroviario di Lagaro sulla linea Direttissima Bologna-Prato-Firenze ed evidenzia lo stato di questa importante arteria durante l’ultimo anno di guerra. Inaugurata solo dieci anni prima fu oggetto delle “attenzioni” dell’aviazione alleata che, dal maggio 1944 in poi, si concentrò in un opera di sistematica demolizione di tutte le vie di comunicazione, con l’intento di bloccare o, per lo meno, di ostacolare il flusso di rifornimenti tedeschi diretti verso il fronte allora attestato nel Centro Italia. L’opera di ricostruzione, o per meglio dire di messa nuovamente in esercizio, fu affidata al genio ferroviario sudafricano particolarmente esperto in gallerie, data la presenza in Sudafrica di numerosissime miniere.

CASTIGLIONE DEI PEPOLI – LAGARO L’immagine, scattata il 10 novembre 1944, ritrae il viadotto ferroviario di Lagaro sulla linea Direttissima Bologna-Prato-Firenze ed evidenzia lo stato di questa importante arteria durante l’ultimo anno di guerra. Inaugurata solo dieci anni prima fu oggetto delle “attenzioni” dell’aviazione alleata che, dal maggio 1944 in poi, si concentrò in un opera di sistematica demolizione di tutte le vie di comunicazione, con l’intento di bloccare o, per lo meno, di ostacolare il flusso di rifornimenti tedeschi diretti verso il fronte allora attestato nel Centro Italia. L’opera di ricostruzione, o per meglio dire di messa nuovamente in esercizio, fu affidata al genio ferroviario sudafricano particolarmente esperto in gallerie, data la presenza in Sudafrica di numerosissime miniere.

SASSO MARCONI - LA LEONA L’osteria della Leona, immancabile luogo di sosta e di bevute per i carrettieri della valle del Setta, gravemente danneggiata dai combattimenti dell’aprile 1945 assiste ai preparativi di una squadra di mitraglieri della 88. Divisione di fanteria, in attesa di dare il loro supporto alle truppe alleate per entrare a Sasso Marconi. Il paese venne distrutto per oltre il 70% principalmente dai bombardamenti aerei aventi lo scopo di sconvolgere le retrovie nemiche durante l’attacco finale del 15 aprile. La 8. Divisione Gebirgs Jaeger aveva il suo comando all’interno della galleria della ferrovia piccola, che si imbocca alcune centinaia di metri oltre la Leona. Il fabbricato, riparato nel dopoguerra e ritornato alla sua funzione originaria, è stato trasformato ultimamente in civile abitazione.

SASSO MARCONI - LA LEONA L’osteria della Leona, immancabile luogo di sosta e di bevute per i carrettieri della valle del Setta, gravemente danneggiata dai combattimenti dell’aprile 1945 assiste ai preparativi di una squadra di mitraglieri della 88. Divisione di fanteria, in attesa di dare il loro supporto alle truppe alleate per entrare a Sasso Marconi. Il paese venne distrutto per oltre il 70% principalmente dai bombardamenti aerei aventi lo scopo di sconvolgere le retrovie nemiche durante l’attacco finale del 15 aprile. La 8. Divisione Gebirgs Jaeger aveva il suo comando all’interno della galleria della ferrovia piccola, che si imbocca alcune centinaia di metri oltre la Leona. Il fabbricato, riparato nel dopoguerra e ritornato alla sua funzione originaria, è stato trasformato ultimamente in civile abitazione.