Mufloni di legno, una spada nella roccia e un’arpa di legno: l’associazione Viva il Verde ha arricchito la BOM Art Trail con altre dodici opere di land art. Tra i boschi e i parchi di Loiano, Monghidoro, Monterenzio, Monzuno e San Benedetto Val di Sambro le istallazioni salgono a diciassette
di Anna Magli
Bologna Montana Art Trail ha arricchito di altre opere di land art il percorso-galleria a cielo aperto, inaugurato lo scorso 1 giugno. Dopo il Lupus Lujanes a Loiano, i Soffioni di Monghidoro, Il cinghiale celtico di Monte Bibele, San Giorgio e il drago di San Benedetto Val di Sambro e Le Colonne della Memoria di Monzuno, sono state realizzate altre 12 installazioni nei luoghi che formano il cammino che attraversa i comuni di Loiano, Monghidoro, Monterenzio, Monzuno, San Benedetto Val di Sambro e Fiorenzuola. Gli escursionisti, gli amanti del trekking, i bikers, i cavalieri potranno condividere, insieme agli appassionati d’arte e della natura, questa esperienza singolare che celebra il fascino della bellezza e dell’ambiente in un’unica soluzione.
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Sempre vicino a Monghidoro, a Cartiera dei Benandanti, c’è Holy Bee-Love Bee Valley, una massiccia struttura in legno che rappresenta la saggezza e l’operosità lavorativa delle api con l’opera di Stefano Devoti: la scultura è posta nei territori del “Bee Valley Idice”, il progetto che parla di biodiversità, ecologia e territorio.
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E ancora a Monghidoro, in località Fantorno, abita il Tritone, creato dall’artista Devid Strussiat con rami e fascine, simbolo di resistenza degli habitat acquatici così fortemente minacciati
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A Castel dell’Alpe, sempre nel territorio di San Benedetto Val di Sambro, ai piedi del lago, si trova un masso in cui è conficcala una spada di ferro. La Spada nella Roccia è un’opera realizzata in collaborazione tra la natura, la famiglia Santi e Viva il Verde. Il masso è infatti stato partorito dalla montagna nel 2023 e, precipitando a terra, si è spezzato in due parti. In una di queste è stata inserita una possente spada di ferro che ricorda quella del ciclo arturiano e che sta ad indicare come l’uomo deve sapere integrare la sua cultura con la forza della natura.
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A Loiano, in località Scanello ha trovato casa Simbiosi, la scultura in legno di Ionel Alexandrescu che trasmette il messaggio di armonia tra uomo e natura.
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Una grande Ragnatela con il suo padrone di casa, realizzata con liane e legno, è installata nella Pineta di Loiano, grazie alla creatività di alcuni artisti locali: ragno e tela come metafora della costruzione del creato ma anche del Cosmo contrapposto al Caos.
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Nella frazione loianese di Quinzano, nel tratto che va verso il parco archeologico di Monte Bibele, si trova la sorprendente installazione di Pioggia sonante, realizzata da Emanuela Camacci. L’opera è composta da delicati elementi ceramici in terracotta, gocce sospese tra due alberi che, mosse dal vento o dall’uomo, producono un suono che richiama quello della pioggia. L’artista ha voluto così restituire alla natura la sua voce invitando a riflettere sulla bellezza e l’intensità degli eventi naturali.
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Nel bosco di Montefredente, a poca distanza da San Benedetto Val di Sambro, accanto ad un piccolo ruscello, due grandi Mufloni incrociano le corna grazie all’abilità di Matteo Cretti. Il muflone, creatura che sembra appartenere più alla mitologia che alla realtà, frequenta dal dopoguerra anche il territorio dell’Appennino tosco-emiliano dove non è difficile incontrarne mansueti esemplari.
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A Monzuno, nel giardino pubblico Panzacchi, si trova anche Madre natura, l’installazione in fieno, legno e spago di Paolo Moro che rappresenta la maternità come forza generatrice dell’Universo
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Tornando verso Loiano, nella pineta, si incontra un grosso Istrice creato dalle mani di Simona Cavatoni e Marco Bogar. L’istrice domina l’ambiente circostante a cui sembra messo di guardia per ricordare a tutti le virtù di prudenza e previdenza, caratteristiche dell’animale selvatico
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La nostra visita virtuale ci porta ora a Monzuno, nel parco Rio Maore dove, in mezzo al bosco, troneggia l’Arpa , chiamata dall’artista Aldo Pallaro “Corda Rossa”: il taglio longitudinale di un grosso ramo di Cedro del Libano ha dato vita, in realtà, a due arpe gemelle. Accostando l’orecchio al legno e facendo vibrare le corde, si può ascoltare il suo suono, unica voce del bosco incantato che la ospita.
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Nel parco del Castellaccio di Monghidoro, una possente Aquila fatta di rami, opera di Simone Paulin, incarna la potenza cosmica ma ricorda anche lo stemma araldico del paese che la ospita concesso dall’Imperatore Carlo V.
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Chiude la rassegna delle nuove opere un’installazione , sempre a Castel dell’Alpe, dal titolo La porta delle sindoni. Realizzata da Debora Domenichelli, l’opera vuole essere un invito ad attraversare le soglie e ad accogliere i cambiamenti. Si tratta di un’architettura tessile, che richiama i motivi a rosone degli architravi in pietra ancora presenti negli antichi edifici della montagna bolognese, costruita tagliando, cucendo e intrecciando vecchia biancheria usata di gente della montagna che non c’è più. In questo modo tutte le fatiche, le speranze e le gioie impresse dai loro corpi nella tela di queste sindoni semplici e quotidiane sono restituite alla comunità e all’ambiente in cui hanno vissuto.
Per tutta l’estate si sono succeduti trekking e visite guidate alle opere le cui location sono diventate anche sedi di attività collaterali e di eventi. “Queste sono solo alcune delle finalità di Bologna Montana Art Trail – spiega Daniele Maestrami, presidente di Viva il Verde, l’associazione che ha ideato e realizzato il progetto in collaborazione con i Comuni ed alcuni sponsor tra i quali i locali Comitati Soci Emil Banca.
BOM-Bologna Montana Art Trail, per le sue caratteristiche, è un progetto di intrattenimento innovativo e ricercato, unico nel suo genere e in grado di contribuire a valorizzare il territorio dell’Appennino tosco-emiliano. Bom Art Trail, arricchendosi negli anni, potrà diventare una straordinaria esperienza coinvolgente in grado di generare un “movimento” capace di attrarre escursionisti, visitatori, turisti e pubblico sia da altre regioni italiane sia dall’estero”.