“Hai chiesto a Lamberto?”

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Dalle figurine sportive ai quotidiani fino allo statuto, in originale, del Bologna FC 1909: in sei garage pieni di memoria il patrimonio di Lamberto Bertozzi, uno dei più grandi (e disponibili) collezionisti di Bologna

Di Giuliano Musi

“Sto cercando notizie su un personaggio della vecchia Bologna ma non trovo nulla in rete e anche nelle biblioteche e nei centri culturali cittadini non ci sono riscontri. Non so più dove o a chi chiedere aiuto”.

“Hai chiesto a Lamberto (Bertozzi)?”.

Un dialogo di questo tipo ricorre spesso tra ricercatori, giornalisti, cultori di vecchie tradizioni, non solo di Bologna, e indica con chiarezza l’importanza del materiale in possesso di Lamberto Bertozzi e la sua abilità nella ricerca e catalogazione anche grazie ad un sistema informatico talmente avanzato e potente da poterci lanciare ….. un razzo sulla Luna.

La passione e la fama di Bertozzi toccano il vertice se si entra nel campo delle figurine, sportive e non, di cui possiede una delle più ricche e complete collezioni italiane e internazionali. Per citare un caso recente, la rarissima figurina del bomber argentino Renè Alejandro Pontoni, citato anche da Papa Bergoglio, lui l’aveva addirittura doppia. Il nucleo centrale della raccolta Bertozzi non si limita ovviamente alle figurine ma comprende anche collezioni quasi complete di numerosi quotidiani non solo sportivi, settimanali, mensili di varia estrazione che sono ospitati e ordinati in sei stracolmi garage nei pressi di casa e quindi facilmente raggiungibili per consultazioni.

Particolare da non sottovalutare è che buona parte dello sterminato patrimonio informativo è stata da Bertozzi scannerizzata grazie ad un impianto laser che evita ogni danno ai pezzi, in particolare alle migliaia di foto datate ed ai giornali e libri con secoli alle spalle. In questo modo la collezione Bertozzi non solo può fornire le notizie ma le documenta con visioni perfette degli originali che sono salvaguardati da continui maneggiamenti.

Ma quando è iniziata la passione di Bertozzi per il collezionismo?

“Sono passati già 50 anni – dice – dal giorno in cui ho deciso che avrei raccolto e catalogato giornali, riviste, foto ed ogni materiale interessante. Per figurine e memorabilia di squadre e campioni ancora di più. Da quel momento non ho mollato un secondo facendo anche sacrifici perché da bambino davo una mano nel negozio di alimentari di mio padre, poi da dipendente Enel ero molto impegnato come coordinatore e responsabile delle squadre di intervento. Una volta andato in pensione non ho avuto più soste e mi sono dedicato interamente a questa passione-ricerca che mi riempie la giornata”.

Oltre al collezionismo, Bertozzi svolge un’intensa attività in rete con la redazione settimanale di un proprio giornale sportivo centrato sullo sport bolognese e con altri organi di informazione come il Corriere dello Sport-Stadio, il Guerin Sportivo, Cronache Bolognesi e il notiziario del Gruppo Veterani dello Sport.

La sua seconda passione segreta è per la cucina e spesso realizza ottimi piatti, dolci (specie nel periodo natalizio), le cui ricette vengono poi divulgate con grande successo in rete e nelle pubblicazioni di settore.

Un’attività quotidiana e meticolosa che ha fruttato anche la realizzazione di numerosi libri di argomenti sportivo e sociale con gli editori più importanti di Bologna come la Minerva Edizioni di Argelato.

“Grazie all’amicizia ed al lavoro fatto con giornalisti non solo di Bologna ho realizzato tanti libri, in particolare sulla storia del Bologna Calcio e di altre società cittadine oltre a quelle del Palasport e della Virtus società madre.

Ho avuto anche la soddisfazione di vedere riconosciuto il valore delle mie ricerche con premi di livello nazionale. Con Giuliano Musi abbiamo ottenuto il premio C.O.N.I. di narrativa sportiva, del 2019, con il libro dedicato a Francesco “Checco” Cavicchi.”

Quali sono i pezzi più preziosi della collezione e quelli a cui è più affezionato?

“Sono tre: il primo statuto del Bologna F.C., in originale; le miniature in piombo dei calciatori del Bologna degli anni1910-11; e la medaglia del cinquantenario che i miei figli usavano al posto dell’orsetto la sera quando andavano a letto.”

Le pubblicazioni più recenti realizzate con materiale presente nella Collezione Bertozzi?

“Le ultime realizzazioni sono di stampo prettamente sportivo. Quella che ha visto la luce di recente riguarda la vita di Pierino Genovesi, stella del grande Bologna che “tremare il mondo fa”. Nella fase finale di stesura c’è la storia della Virtus basket Bologna, raccontata anno per anno, partendo dalla sua nascita nel 1927. Al testo sono allegati anche tutti i tabellini degli incontri ufficiali. Per la rinata Unione Veterani dello Sport di Bologna, sezione Ondina Valla, in collaborazione con Giuliano Musi ed Ezio Liporesi, è ormai ultimato un libro dedicato ai trionfi olimpici, mondiali, europei di Bologna sportiva da fine ‘800 ai giorni nostri”.

Perché la dizione ufficiale del sito e della proprietà del materiale è COLLEZIONE LUCA E LAMBERTO BERTOZZI?

Per ricordare mio figlio Luca che è scomparso anni fa in un incidente stradale in moto. Anche lui, come me, era diventato grande appassionato di ricerca e collezionismo e nel tempo libero dal lavoro mi assicurava già un sostanzioso aiuto. Era scontato che continuassi anche nel suo nome”.

Un impegno così gravoso è difficile da reggere in prima persona

“Io mi ci dedico interamente ma da quando è andata in pensione anche mia moglie Angela, che era bibliotecaria all’Università di Bologna, collabora e mi sostiene specie quando bisogna fare ricerche sui testi e scannerizzare centinaia di pagine da giornali e libri”.

Il futuro della Collezione Luca e Lamberto Bertozzi prima o poi passerà nelle mani di Chiara Bertozzi

“Avrà il difficile compito di proseguire nella ricerca e nel completamento della collezione e, anche sfruttando le idee del presidente Saputo, aiutarlo a realizzare al meglio il famoso museo del Bologna Calcio che in questo momento la famiglia Bertozzi ha iniziato ad allestire in via informatica all’indirizzo www.museobolognacalcio.it”.

  • Lamberto in uno dei suoi sei garage in cui custodisce la Collezione Luca e Lamberto Bertozzi. La famiglia Beertozzi ha iniziato ad allestire un museo digitale dedicato al Bfc: www.museobolognacalcio.it
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